La realtà aumentata entra in sala operatoria

La realtà aumentata entra in sala operatoria

Alcuni dei più grandi progressi della medicina negli ultimi decenni sono stati nell’imaging diagnostico: mammografia, tomografia computerizzata (TC), risonanza magnetica (MRI) e così via. Le nuove tecnologie, costituite da minuscole telecamere e dai più piccoli e più veloci processori, hanno consentito lo streaming dei dati in tempo reale. Tali nuove realtà hanno rivoluzionato il modo in cui i Chirurghi utilizzano le immagini nelle procedure Operatorie. Molti interventi, prima di procedere alla fase Chirurgica dell’incisione, richiedono un approfondimento diagnostico mediante una scansione come l’ecografia o una TAC per guidare la procedura. Mentre tecniche dell’elaborazione diagnostica dell’imaging si è radicalmente migliorato ed evoluto, il modo in cui sono state fino ad oggi visualizzate è sostanzialmente lo stesso. I dati visivi sono sempre visualizzati su uno schermo in 2D. Inoltre, i medici devono usare abilità e immaginazione per capire e proiettare mentalmente in 3D le immagini all’interno del campo operatorio. Infine, i diversi informazioni estrapolate dalle immagini radiologiche, visualizzati separatamente, costringendo i Chirurghi ad integrare, fondere mentalmente più tipi di immagini e informazioni raccolte, come l’angiografia e la TC, in un’unica rappresentazione coerente. Acquisire questa abilità richiede anni di allenamento, predisposizione ed esperienza. Ora la realtà aumentata entra in sala operatoria grazie a un visore da indossare che può assistere e guidare gli occhi e mani del chirurgo durante gli interventi operatori. Questo obiettivo è stato portato avanti dal progetto europeo VOSTARS coordinato dal dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa. In tale progetto sono coinvolti numerosi partner italiani ed europei, fra enti di ricerca, aziende del settore e centri clinici. Il programma d’innovazione e ricerca H2020 dell’Unione Europe, VOSTRARS – acronimo di Video Optical See-Through Augmented Reality Surgical system – punta, infatti, alla realizzazione di un visore indossabile con un approccio ibrido, capace di integrare e ottimizzare quanto di meglio è stato studiato e sviluppato dagli albori della realtà aumentata ad oggi. Grazie a questa tecnologia, il chirurgo potrà avere di fronte ai propri occhi, senza dover distogliere lo sguardo dal campo operatorio, informazioni del paziente. L’utilizzo del visore consente di avere sempre a disposizione le immagini radiologiche acquisite prima e durante l’intervento che, perfettamente allineate con l’anatomia del paziente, possono consentire a chi opera una vista che va ben al di là delle barriere del mondo visibile. La visione attraverso la realtà virtuale è un grande aiuto per guidare la mano del Chirurgo con estrema precisione.