LA SEDUZIONE? PASSA ANCHE ATTRAVERSO LA MEDICINA E LA CHIRURGIA ESTETICA. OGNI ANNO IN ITALIA IN MEDIA 1 MILIONE DI PERSONE RICORRONO A PROCEDURE ESTETICHE.

LA SEDUZIONE? PASSA ANCHE ATTRAVERSO LA MEDICINA E LA CHIRURGIA ESTETICA. OGNI ANNO IN ITALIA IN MEDIA 1 MILIONE DI PERSONE RICORRONO A PROCEDURE ESTETICHE.

di Maria Serena Patriarca

La seduzione? Passa anche attraverso la medicina e la chirurgia estetica. | Prof. Roberto Bracaglia

La seduzione è anche una questione di chirurgia estetica. Il trend in crescita a livello internazionale, e che caratterizzerà il prossimo anno 2023, sembra proprio essere quello dei trattamenti medico estetici, con particolare attenzione per quelli alla parte superiore del viso. Secondo una recente ricerca di P&S Intelligence, infatti, la medicina estetica è destinata entro il 2023 a superare un giro d’affari globale di 19,4 miliardi di dollari (dagli 8,6 miliardi del 2018), pari a una crescita media annua del 12,2%. Secondo la banca dati nazionale di chirurgia plastica estetica, il numero di procedure di botox eseguite in America è aumentato del 54% tra il 2019 e il 2020, e i filler sono aumentati del 75%; in questo scenario la Gran Bretagna vince il premio come mercato in più rapida crescita al mondo per i filler facciali, tanto che i chirurghi plastici del Regno Unito hanno registrato un aumento del 70% delle richieste di consulenza rispetto al 2020. E per quanto riguarda l’Italia? L’Osservatorio AICPE ha riportato che il ricorso alla medicina o chirurgia estetica è aumentato del +7,8% rispetto – per esempio – all’anno 2018, con una crescita dell’uso della tossina botulinica, +15%, e dell’acido ialuronico, +21%.

Negli Stati Uniti si ricorre sempre più spesso a ritocchi chirurgici, come confermano i dati dell’American Society of Plastic Surgeons, secondo cui quasi 18 milioni di persone (oltre 17,7 milioni) negli ultimi anni si sono sottoposte a procedure invasive e non invasive. Una cifra pari al 25% in più rispetto all’anno 2017. Gli interventi di chirurgia estetica più richiesti sono aumento del seno, liposuzione (in crescita del +4 e +5%, rispettivamente). Si rivelano in leggera diminuzione, invece, le procedure facciali.

La curiosità? Anche gli uomini ricorrono alla chirurgia estetica, tanto che secondo il Rapporto Gengmei i clienti di sesso maschile “worldwide” sono circa il 15%. Nella sola Thailandia – per esempio – in vista dell’11 novembre, in occasione del “Singles’ Day”, già si stanno pubblicizzando interventi per nasi e palpebre con offerte a prezzi molto convenienti.

E in Italia? Ogni anno in Italia si sottopongono a procedure estetiche in media 1 milione di persone, delle quali, approssimativamente, un terzo affronta una pratica chirurgica, e due terzi si affida a trattamenti meno invasivi di medicina estetica. Secondo uno studio Eurispes sulla chirurgia estetica 17 donne italiane su 100 hanno modificato di recente il loro corpo ricorrendo al bisturi; di queste, 2 su 100 lo hanno fatto più di una volta. E, a sorpresa, si scopre che sono soprattutto le giovanissime fra i 18 e i 24 anni a cedere al “ritocchino”: si tratta di più di 1 ragazza su 5 (21,4%), specialmente fra le italiane del Nord (Nord-Est 26,7% e Nord-Ovest 19,5%). Le giovani del Sud rimangono nel 95,2% dei casi più fedeli al loro aspetto naturale. Ma c’è di più: 7 donne su 10 si sono presentate dal chirurgo perché insoddisfatte della loro immagine naturale: in particolare, il 40,4% ha spiegato di aver voluto “migliorare il proprio aspetto“, il 28,7% di aver sentito la necessità di “correggere un difetto“. Poco meno di 1 su 10 (9,6) ha confessato di aver voluto “ridurre i segni dell’età” e il 21,3% si è invece sottoposta ad un intervento in seguito a incidente o malattia.