L’EFFETTO “VOLTO SCAVATO” DETTA TENDENZA: SULLA SCIA DELLE TOP MODEL DI GRIDO È BOOM DI INTERVENTI PER RIMUOVERE LA BOLLA DEL BICHAT
di Maria Serena Patriarca
I nuovi trend della chirurgia estetica, come spesso avviene, vengono tracciati dalle dive di Hollywood e dalle top model delle passerelle internazionali. Non c’è dunque da stupirsi se in Europa è boom per l’effetto “volto scavato”, con una sempre maggiore richiesta di interventi per rimuovere la cosiddetta “bolla del Bichat”.
Anche nel nostro Paese la nuova tendenza nella chirurgia facciale è proprio l’intervento di asportazione di grasso all’altezza delle guance, per rendere il viso più scavato e i lineamenti più definiti.
L’asportazione della “bolla del Bichat” è quindi un modo per dire addio a visi paffuti e rotondi, e spianare la strada zigomi pronunciati e guance scavate sulla scia dell’immagine delle star da red carpet (il recente Festival del Cinema di Cannes docet). Influencer e icone social, non a caso, sembrano essere tutte d’accordo nel dire “stop” al grasso in faccia, per prediligere invece volti più snelli e lineamenti enfatizzati. La richiesta ai chirurghi estetici, in questo senso, arriva da donne di tutte le età, non solo giovanissime: le ventenni con una faccia da bimba e un viso pieno -per esempio- ambiscono ad apparire più mature; per questo chiedono al chirurgo di mettere in evidenza zigomi, mento e mandibola. Dopo i 40 anni, invece, cresce l’esigenza di rimuovere l’effetto “bulldog”, riducendo la pelle in eccesso divenuta cadente con l’età.
La “Bolla di Bichat” è una massa arrotondata di grasso al centro della guancia, ovvero il cuscinetto adiposo buccale situato tra i muscoli facciali, sotto lo zigomo. Tutti, e i bambini piccoli più di tutti, hanno questi cuscinetti adiposi, ma la loro dimensione varia molto, influendo sulla forma del viso, talvolta puerile e arrotondato. Nei piccoli le guance sono maggiormente evidenziate, mentre con l’avanzare dell’età il grasso si riduce, e inizia a calare verso il basso. In prossimità dell’estate crescono -senza dubbio- le richieste di lipectomia buccale (Bichectomia), per assottigliare chirurgicamente le guance, rimuovere i cuscinetti e definire gli angoli della parte inferiore del viso.
L’intervento si può effettuare anche associato a rinoplastica, lifting, aumento delle labbra o protesi al mento, ma è sconsigliato in caso di visi molto magri o forte invecchiamento facciale. Se non ci sono controindicazioni, questo intervento si esegue in sedazione e in day hospital: viene praticata una piccola incisione all’interno della guancia, facendo pressione sulla parte esterna per “scollare” ed estrarre il cuscinetto adiposo.
Nel post operatorio è auspicabile una dieta liquida per diversi giorni, abbinata all’utilizzo di uno speciale collutorio disinfettante. La normale attività quotidiana si potrà riprendere il giorno successivo all’intervento, anche se il recupero totale richiede in media due mesi, tempo utile perché il viso si sgonfi ed eventuali ecchimosi vengano assorbite.
Una tendenza simile che spopola negli States riguarda invece il “Body Contouring”, la ridefinizione del profilo del corpo. Nei soli Usa la lipoaspirazione risulta in crescita del 5%, l’addominoplastica del 9%, la mastopessi (lifting del seno) del 7%. Dopo un parto, o comunque dopo una certa età, si fa vivo infatti il desiderio tornare a essere in forma riducendo i tessuti in eccesso ed i depositi di grasso. Ma non dimentichiamo che tra i trattamenti più “gettonati” negli Stati Uniti figura anche l’autotrapianto di adipe: basti pensare che il lipofilling del viso ha fatto registrare un incremento del 13% lo scorso anno; quello dei glutei un più 26%, mentre per il lipofilling del seno c’è stato addirittura un aumento del 72%.