Rinoplastica e rinosettoplastica a Roma
Gli interventi per risolvere i difetti estetici e funzionali del naso
Rinoplastica
La rinoplastica è uno degli interventi di Chirurgia estetica più richiesti in assoluto. Consente la correzione dei difetti della forma (gibbo, naso torto o deviato) o della dimensione eccessiva del dorso, della punta (cadente, asimmetrica, globosa, ipertrofica) della forma e dimensioni delle narici.
In alcuni casi può essere necessario correggere e migliorare il risultato di una precedente operazione che, eseguita da mani poco esperte, non ha soddisfatto le aspettative del paziente: l’operazione da svolgere sarà un intervento di rinoplastica secondaria.
Rinosettoplastica e settoplastica
Spesso, oltre alle correzioni estetiche, sono necessarie anche delle correzioni funzionali sul setto e sui turbinati ipertrofici. In questi casi gli interventi da svolgere sono rispettivamente una settoplastica e una rinosettoplastica.
RINOPLASTICA A ROMA Come si decidono le modifiche da fare al naso con la rinoplastica?
Grazie ai progressi della chirurgia estetica, la rinoplastica moderna consente di ottenere risultati molto più naturali di quelli di anni fa: l’intervento va infatti a eliminare i difetti specifici del naso senza sconvolgerne la forma.
L’importanza della valutazione iniziale prima di un intervento di rinoplastica
Prima dell’intervento di rinoplastica il chirurgo esamina il naso e ne valuta le parti interne, ovvero le cavità nasali, per valutare la presenza di deviazioni del setto, ipertrofia dei turbinati). Poi esegue delle fotografie di profilo, di tre quarti, frontali e assiali con cui analizza insieme al paziente tutte le caratteristiche e i difetti del naso. Insieme medico e paziente programmano le correzioni da eseguire per rimuovere tutti gli aspetti indesiderati.
Per mantenere una gradevole armonia del naso con il resto del volto e del profilo, il chirurgo deve tenere conto degli elementi razziali dell’individuo, delle caratteristiche dei suoi lineamenti e della forma del resto del viso come ad esempio quella della fronte e del mento, del colorito dei capelli, degli occhi e della pelle.
Il chirurgo estetico esperto analizza con il paziente tutti i dettagli delle correzioni da eseguire, consigliandolo e guidandolo con la massima attenzione nel delicato momento della programmazione dell’intervento di rinoplastica.
L’anteprima dei risultati della rinoplastica è affidabile?
Alcune persone desiderano vedere al computer la forma che avrà il proprio naso dopo l’intervento di rinoplastica in modo da comprendere come sarà il risultato finale, tuttavia è importante ricordare che non si possono dare certezze in merito. È bene diffidare di chi fa vedere che il naso è modificabile con disinvoltura, inoltre non è detto che quanto realizzato con il software di fotoritocco possa essere realizzato con le reali capacità operatorie del chirurgo, se non è dotato di grande esperienza.
Per comprendere come può cambiare il naso, il chirurgo deve spiegare quali cambiamenti bisogna apportare a ogni singolo elemento che compone la piramide nasale, mostrare foto pre e post operatorie di pazienti con gli stessi problemi e mostrare anche l’effettivo risultato da ottenuto. È da queste immagini che si può davvero vedere se il chirurgo sa realizzare realmente quello che dice.
RINOPLASTICA A ROMA Da che età è possibile sottoporsi a una rinoplastica
Le strutture nasali completano la loro crescita verso i 15 anni per le donne e verso i 16 per gli uomini, quindi è possibile svolgere l’intervento di rinoplastica o di rinosettoplastica a partire da questa età, soprattutto se esistono problemi funzionali. Bisogna però prima accertarsi della piena coscienza da parte del giovane paziente di sottoporsi all’intervento.
Molto spesso la rinoplastica è richiesta da giovani adulti che hanno ben chiara la situazione del loro naso e le correzioni che desiderano apportare, ma non solo. A volte l’intervento di rinoplastica viene richiesto anche da persone anziane per correggere un difetto estetico del naso, sempre mal tollerato durante l’arco della vita ma mai accettato o, in altri casi, per eliminare gli ineluttabili segni d’invecchiamento che si manifestano anche sul naso, come la punta che aumenta di dimensioni e tende a scendere verso il basso.
Come si svolge l’intervento chirurgico di rinoplastica
La rinoplastica e la rinosettoplastica si svolgono all’interno delle cavità nasali, tramite le narici. L’intervento consiste nella modifica della forma delle ossa e delle cartilagini che costituiscono la struttura rigida del naso.
Come prima cosa si libera dall’interno la cute dalle cartilagini, ma il momento più importante è rappresentato dalle piccole e delicate modifiche millimetriche che vengono eseguite sulle cartilagini del dorso, della punta e sulle ossa per cambiarne la forma.
Al termine dell’operazione di rinoplastica la pelle, grazie alla sua plasticità ed elasticità, si “riappoggia” sul nuovo naso e si riadatta a questo. Alla fine dell’intervento, all’interno delle narici sono posizionati due piccoli tamponi morbidi, molto facili da rimuovere perché ricoperti di una pomata grassa che non li fa aderire alle mucose. I tamponi saranno poi rimossi il mattino seguente.
Una volta dimesso, il paziente tornerà a casa con una piccola placchetta rigida sul dorso del naso fissata con un cerotto. Questa verrà tolta dopo 1 settimana e per altri 7 giorni sul naso rimarrà solo un cerottino di carta. A 2 settimane dall’intervento il naso sarà completamente libero.
Il post intervento
Dopo una rinoplastica o una rinosettoplastica è raro che si possano verificare delle complicazioni, come una correzione parziale del difetto, o che la guarigione dei tessuti del naso possa avvenire in modo non uniforme e simmetrico nelle due parti.
È raro anche che emergano piccole irregolarità a distanza dall’intervento o deficit della funzione respiratoria: questi problemi sono poco frequenti e comunque correggibili con un eventuale piccolo ritocco. In mani esperte le complicanze sono rare e, di solito, di minor entità.
Può sorprendere, ma dopo l’intervento di rinoplastica o di rinosettoplastica di norma non si avverte alcun dolore. Subito dopo l’operazione il naso e le guance presentano un gonfiore che, nella maggior parte dei casi, si riduce di molto in un paio di settimane.
Il prof. Bracaglia asporterà i tamponi nasali la mattina seguente l’intervento, prima delle dimissioni. Sul naso rimarrà per 7 giorni una leggera ma efficace medicazione protettiva.
Le attività quotidiane limitate possono essere riprese nell’arco di 2 o 3 giorni, mentre è opportuno attendere almeno 1 mese prima di indossare gli occhiali. Dopo 3 settimane si potrà tornare a esporsi progressivamente al sole.
Che tipo di anestesia viene usata durante la rinoplastica
L’intervento di rinoplastica, come quello di rinosettoplastica completa, di solito si svolge in anestesia generale con 1 giorno di ricovero, ma, nel caso in cui la rinoplastica sia limitata a un elemento del naso (ad esempio la sola punta) è possibile anche svolgere l’intervento in anestesia locale, senza ricovero o con sedazione, in day hospital.
Rinoplastica chiusa o una rinoplastica aperta? Le differenze.
La rinoplastica aperta e la rinoplastica chiusa si distinguono
per la via d’accesso con cui si raggiungono le strutture del naso.
È il chirurgo che programma di volta in volta quale sia l’approccio più efficace per risolvere al meglio i difetti cartilaginei o ossei del naso. Usare la tecnica aperta o chiusa non è quindi una scelta rigida, ma dipende dal singolo caso.
Con la rinoplastica chiusa le strutture del naso possono essere raggiunte tramite una via d’accesso interna al naso, mentre se si ricorre alla rinoplastica aperta si farà in più solo una minuscola incisione di 3mm circa, al di sotto del sottosetto, in un punto non visibile che consente di fare modifiche efficaci e ottenere con maggior precisione alcune modifiche, soprattutto della porzione cartilaginea del naso e della punta.
Rinoplastica secondaria
L’intervento che corregge gli errori di una rinoplastica precedente
Può capitare che alcuni pazienti che si sono sottoposti a una precedente rinoplastica non siano soddisfatti del risultato ottenuto e che riscontrino dei difetti. In questi casi è necessario intervenire con una rinoplastica secondaria.
I difetti possono dipendere da:
- Asportazione eseguita in modo irregolare o asimmetrico tra i due lati del naso
- Asportazione eccessiva o insufficiente delle strutture cartilaginee o ossee
Nel caso in cui il primo chirurgo abbia fatto delle asportazioni in eccesso, la rinoplastica secondaria dovrà reintegrare il tessuto cartilagineo o osseo asportato in eccesso. A tal scopo si usano delle tecniche specifiche di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica.
Nel caso in cui invece il chirurgo si sia limitato a fare una correzione insufficiente dei difetti estetici e funzionali del naso, la rinoplastica secondaria dovrà completare una rinoplastica che è stata solo parzialmente abbozzata e mai portata a termine nel modo giusto.
Qualunque sia la situazione di partenza, la correzione della rinoplastica dovrà sempre e comunque essere preceduta da una valutazione meticolosa di ogni singolo difetto.
Come si svolge la rinoplastica secondaria
La rinoplastica secondaria è un intervento che mira non solo a recuperare l’aspetto estetico compromesso ma anche a ripristinare la corretta respirazione. L’intervento richiede quindi un’attenta e precisa valutazione preoperatoria dei danni all’impalcatura ossea e cartilaginea del naso.
L’impalcatura del naso è costituita da numerose cartilagini e ossa che si raccordano e si incastrano fra di loro a formare la struttura del naso stesso. Le tecniche chirurgiche possono comportare l’uso di autotrapianti di cartilagine prelevata dallo stesso paziente.
La rinoplastica secondaria spesso ha un decorso post operatorio indolore, ma con dei tempi di recupero un poco superiori a quelli di una rinoplastica primaria. L’esperienza e l’abilità del chirurgo plastico esperto in Chirurgia del naso è in grado raggiungere risultati molto buoni sia dal punto di vista estetico sia da quello funzionale.
FAQ
Hai domande sulla rinoplastica?
Prima leggi qui.
I tamponi di regola vengono rimossi la mattina seguente all’intervento, prima delle dimissioni.
No. I tamponi nasali sono imbevuti di grasso e ciò rende la loro rimozione facile e indolore.
Al termine dell’intervento il naso è completamente addormentato grazie a un anestetico locale che toglie ogni sensazione per molte ore dopo l’intervento. Al termine del suo effetto, le sensazioni che si hanno sono estremamente modeste e non dolorose.
Sì, i miglioramenti ottenuti negli ultimi anni dalle tecniche chirurgiche sono stati molto rilevanti per le ampie possibilità raggiunte. La rinoplastica di un tempo si limitava sostanzialmente a togliere i tessuti in eccesso, mentre oggi la rinoplastica moderna offre molte possibilità in più. Oltre alle tecniche per rimuovere i tessuti in eccesso ci sono anche quelle che consentono di integrare le strutture carenti della piramide nasale per ottenere dei risultati molto gradevoli, naturali e stabili nel tempo.
La rinoplastica può essere svolta tutto l’anno. Tuttavia nelle prime 3-4 settimane dopo l’intervento è bene evitare l’esposizione al sole intenso.
È molto importante che le modifiche scelte rispettino le caratteristiche somatiche del paziente e il suo biotipo: solo in questo modo il naso avrà un aspetto il più naturale possibile.
Cerchi un chirurgo esperto in rinoplastica a Roma?
Fissa un appuntamento con il prof. Bracaglia