Le orecchie a sventola sono l’inestetismo più frequente a carico delle orecchie.
A causa di questo difetto, di solito evidente fin dalla nascita, le orecchie assumono una posizione più o meno sporgente dalla testa che le rende prominenti. L’intervento per correggere il problema è l’otoplastica: vediamo come funziona.
Come si correggono le orecchie a sventola con l’otoplastica
Con l’otoplastica si riaccostano le orecchie al capo e si ricreano anche le normali pieghe della cartilagine. Il solco retroauricolare, ovvero il punto dove si poggiano le stanghette degli occhiali, rimane inalterato.
Dato che il difetto è legato a un’anomalia di forma e posizione della cartilagine che costituisce l’impalcatura all’orecchio, l’intervento di otoplastica ha l’obiettivo di rimodellare e scolpire questo tessuto in modo da conferirgli una forma esteticamente più corretta ed armonica.
Di regola al termine dell’intervento si stabilizzano le cartilagini dell’orecchio con punti di sutura interni che si riassorbono spontaneamente e che quindi non occorre rimuovere.
L’incisione cutanea, che è utilizzata come via d’accesso alla cartilagine del padiglione auricolare da rimodellare, resta nascosta nel solco retroauricolare e, quindi, rimane invisibile.
Per l’intervento di otoplastica non serve tagliare i capelli, inoltre è possibile riprendere le attività quotidiane già dal giorno successivo.
Il risultato è apprezzabile fin da subito e migliora nel giro di poche settimane.
Il tipo di anestesia usata durante l’intervento di otoplastica
Negli adulti e nei giovani sopra i 13-14 anni è possibile svolgere l’otoplastica in anestesia locale, in regime ambulatoriale e senza ricovero, ma nei bambini piccoli è preferibile l’anestesia generale per la loro possibile irrequietezza.
Oltre alla sporgenza, con l’otoplastica è possibile modificare anche la forma del padiglione auricolare?
Oltre alle cosiddette orecchie a sventola esistono molteplici difetti estetici che è possibile correggere con l’intervento di otoplastica.
Tra questi ricordiamo i ripiegamenti anomali della porzione superiore (lop ear), la perdita della piega o del margine sempre nella parte alta (orecchie a conchiglia) e infine le deformità del lobo auricolare.
È quindi opportuno discutere con il chirurgo le possibilità e le strategie adatte al singolo caso.
FAQ
Hai domande sull’otoplastica?
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È possibile svolgere l’otoplastica fin dall’età prescolare, perché le orecchie terminano buona parte della propria crescita intorno ai 5 anni di età.
La cicatrice sarà sulla superficie posteriore del padiglione auricolare, in un punto non visibile rivolto verso i capelli.
No, i capelli saranno semplicemente “fissati” in modo tale di non intralciare l’intervento.
Sì, certamente. L’intervento di otoplastica conserva intatto il solco retroauricolare, quindi si potranno portare gli occhiali senza problemi.
Correggi le orecchie grazie all’otoplastica
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