I benefici psicofisici della danza orientale

I benefici psicofisici della danza orientale

di Maria Serena Patriarca

Molto più che una semplice “danza del ventre”. Oltre gli stereotipi e i luoghi comuni che abbinano questo genere di ballo a serate festose o turistiche all’insegna della sensualità, la danza orientale è una pratica antichissima che affonda le sue radici nella ricerca del benessere fisico, psichico ed emotivo della donna (ma non solo, visto che in alcuni paesi -come il Marocco, la Tunisia, l’Egitto- vi sono diverse danze di questo tipo che coinvolgono anche gli uomini).

Ormai diventata un must nelle palestre e nei tutorial online del mondo occidentale, la danza orientale deriva in realtà da antiche cerimonie sacre legate al culto della Madre Terra e della fertilità, al fine di esaltare l’elemento femminile. In Medio Oriente queste erano le danze che venivano svolte in circolo intorno al fuoco, in occasione di matrimoni ma anche di nascite. Dall’epoca napoleonica in poi, quando le danze dall’Egitto vennero “importate” nelle corti d’Europa, le tecniche di movimento hanno avuto “contaminazioni” nel corso dei secoli, che hanno portato alla nascita di diversi stili, a seconda dell’area geografica di provenienza.

In questa danza, che è un valido strumento per tenersi in forma sotto ogni punto di vista, la capacità di controllo delle varie parti del corpo e i movimenti rotatori del bacino mettono al centro dell’allenamento il ventre, la zona “magica” del corpo delle donne, sede delle energie più forti ma anche “luogo sacro” dove nasce la vita.

Fra i corsi più seguiti da signore di ogni età ci sono quelli di danza araba, che aiutano anche a rafforzare la personalità e combattere la timidezza. I ritmi sono quelli caratteristici delle tribù del deserto arabo o nord africano, anche questi mixati con sonorità occidentali naturalmente, e i movimenti eleganti e sinuosi conferiscono alla danzatrice armonia, senza dimenticare gli scatti dei fianchi e del busto, che invece costituiscono l’elemento più “marziale” e guerriero.

A seconda dei secoli e delle aree geografiche, in cui si sono sviluppate certe pratiche abbinate a diversi tipi di sonorità, distinguiamo vari stili: il Baladi, con movenze classiche tipiche della danza araba popolare, ma anche la Danza con la Spada, dove si tiene in equilibrio una spada sulla testa, e ciò allena la concentrazione e la consapevolezza. Ma ci sono pure la Danza con il Bastone, tipica dell’Alto Egitto, o quella con i Cimbali, piccoli piattini in metallo da mettere sul pollice e sul dito medio delle mani, per suonarli ritmicamente mentre si balla. Un altro stile classico è la Danza col Velo, dove si allenano molto le braccia e i pettorali, oltre che evocare la sensualità e la femminilità.

I benefici della danza orientale sono numerosi, sia sul piano fisico sia sul piano emotivo e psichico: grazie ai movimenti e alle rotazioni del bacino si rafforzano i muscoli addominali dall’interno, e si allena anche il pavimento pelvico, cosa molto buona per le donne in menopausa, per esempio, per scongiurare problemi di incontinenza. Inoltre, essendo coinvolti anche i muscoli della schiena nei movimenti, si migliora la postura e si contrastano i problemi a livello lombare. Le coreografie agiscono positivamente sui muscoli di gambe, polpacci, braccia e spalle, che risulteranno più tonici nel tempo. Questa danza, inoltre, è in grado di alleviare i dolori mestruali, sciogliendo le tensioni. Last, but not least, ne traggono giovamento le articolazioni, che diventano poco a poco più elastiche.

Con una sessione di danza del ventre di un’ora si bruciano circa 300 calorie, ma naturalmente ci sono vari gradi di intensità a seconda del livello della praticante.

La danza orientale è ottima anche per contrastare paura, ansia, stress, e rafforzare l’autostima e la confidenza con il proprio corpo. Sul piano emozionale, invece, attraverso i movimenti sinuosi e circolari si attivano meccanismi psicologici di gioia, serenità e pace, anche perché solitamente si danza in gruppo, e la vicinanza con altre donne crea una bella atmosfera di fiducia e socializzazione.

Maria Serena Patriarca