Camminare nella natura Forest Bathing e Tree Therapy le nuove frontiere del benessere, specialmente in periodo di pandemia
di Maria Serena Patriarca
Fuga dalla città. Se il Covid non dà tregua e anche frequentare una palestra può essere sinonimo di ansia e preoccupazione, i sentieri in natura, fra campagna, boschi, parchi e montagne sono la vera frontiera del benessere per tenere in forma il corpo e ricalibrare la mente.
Sempre più persone, dal dilagare della pandemia in poi, si sono avvicinate all’hiking, all’escursionismo, al trekking, al nordic walking (la camminata con i bastoncini alla mano) per trovare qualche ora di sollievo dallo stress cittadino e respirare in libertà. Fra le nuove tendenze del wellness per gli appassionati di passeggiate nella natura si fanno strada il Mindtrek, ovvero il trekking abbinato alla meditazione tibetana ideato dall’italiano Guido Freddi, e il Buddhi Walk, ovvero la camminata “yogica” che spopola negli Stati Uniti, dove alla fase di cammino vero e proprio nel verde si uniscono pause di yoga, respirazione consapevole e relax, con semplici movimenti di stretching e posture (dette asana) tratta dall’Hata Yoga.
Anche una ciaspolata sulla neve può diventare un momento “detox” per il fisico e per lo spirito: l’interessante è poter davvero fare un’immersione nella natura, beneficiando dei momenti di silenzio, respirando a pieni polmoni e ascoltando i suoni della natura stessa. In Italia sono questi i mesi dove i fan delle ciaspole si riuniscono per andare alla scoperta di nuovi itinerari sugli Appennini o sulle Alpi.
Senza dimenticare che sono sempre di più i tour operator che organizzano viaggi mirati alla remise en forme, alla bellezza e al contatto con la natura, e l’abbinamento hotel- spa- passeggiate fra gli alberi sta diventando un must per un target di turisti sempre più coscienti dell’importanza del proprio star bene a livello fisico e psichico.
Per camminare nella natura, specialmente in inverno, è bene attrezzarsi di scarpe da trekking, abbigliamento “a cipolla”, leggero, caldo e traspirante, e zaino con una borraccia d’acqua e barrette proteiche, frutta secca o cioccolato fondente. E’ importante anche portare sempre con sé una mappa cartacea dei sentieri da percorrere, perché non sempre potrebbe esserci il segnale gps del navigatore. Da non dimenticare una giacca leggera impermeabile, in caso di pioggia improvvisa.
Uno degli ultimi trend è quello di abbinare le passeggiate con la Mindfulness, proprio per liberare la mente dai pensieri ricorrenti e ossessivi. In Giappone spopola, non a caso, il Forest Bathing, vero e proprio “bagno” simbolico all’interno dei boschi, per riscoprirsi in sintonia con le foglie, il tronco degli alberi, il muschio o la neve. La Tree Theraphy viene contemplata anche nei programmi di riabilitazione psicologici e psichiatrici di alcuni ospedali americani per ristabilire, a contatto con gli alberi, la serenità dell’individuo stesso. Solitamente in inverno è bene dotarsi di un telo imbottito impermeabile, per potersi sedere con la schiena a contatto con il tronco di un albero, a gambe incrociate, e concedersi qualche minuto di respirazione lunga, lenta e profonda dalle narici, ad occhi socchiusi.
Il Forest Bathing e la Tree Therapy sono due validi mezzi anche per potenziare il nostro sistema immunitario, è ciò è ribadito in un vasto panel di studi a cura delle maggiori università statunitensi.
Ricordatevi però che non ci si improvvisa camminatori, e che è bene partire preparati e fare sempre qualche esercizio di stretching a fine percorso. Come routine di benessere è consigliabile un bagno caldo con oli essenziali dopo ogni camminata in natura, per poi massaggiare la pelle con olio di mandorla e renderla morbida e setosa. Il bagno, in questi casi, è preferibile alla classica doccia perché permette di assimilare al meglio il relax e i benefici apportati al nostro organismo dal percorso fatto a contatto con un ambiente naturale incontaminato e silenzioso. Non a caso, specialmente in Alto Adige per esempio, i trattamenti alla Spa sono un “must” dopo ogni escursione in montagna, e questa è una tradizione viva specialmente nel Nord Europa. Basti pensare al popolo finlandese e al “culto” della sauna come pausa per disintossicare corpo, pelle e mente.
Last but not least, proteggete sempre la pelle del viso con una crema ad alta protezione, per evitare spiacevoli macchie solari che potrebbero formarsi -specialmente in montagna o in alta collina- anche se l’esposizione al sole non è diretta o se la giornata è nuvolosa.
Maria Serena Patriarca