Chirurgia estetica: l’Italia è al quinto posto nel mondo. Blefaroplastica e Resurfacing fra i trend in ascesa, e tra i giovani si fa sempre più strada la rinoplastica
di Maria Serena Patriarca
Italiani sempre più “narcisi”: dai dati globali riguardanti le Pratiche di Chirurgica Estetica pubblicati dall’ISAPS (International Society of Aesthetic Plastic Surgery) nel dossier Global Plastic Surgery Statistics sono emersi i trend di punta che hanno caratterizzato gli ultimi anni.
Il primo dato che colpisce in questa classifica della bellezza e della salute è che il totale delle procedure estetiche, sia chirurgiche sia non chirurgiche, effettuate a livello mondiale, ha registrato un incremento del 7,4% già a partire dal 2019 rispetto all’anno precedente.
In Italia sono state effettuate, solamente nel 2019, un totale di oltre un milione di pratiche di medicina o chirurgia estetica, con un aumento del 7,8 % rispetto al 2018, tendenza che si manifesta stabile -in realtà- da circa cinque anni. Il nostro Paese si posiziona così al quinto posto per numero totale di procedure, dopo Usa, Brasile, Giappone e Messico. Sul totale delle pratiche estetiche registrate, le procedure chirurgiche vere e proprie nel Belpaese sono state il 28,8%. Sono invece aumentati i trattamenti non chirurgici, che dal 68,2% del 2018, hanno raggiunto nel 2019 il 71,1% del totale, aumentando del 2,9%.
E’ interessante analizzare quali sono -in questo scenario- i 5 interventi più richiesti. La mastoplastica additiva rimane al primo posto, posizione che tiene salda per il quinto anno consecutivo. E’ senza dubbio questo l’intervento di chirurgia plastica ai fini estetici più richiesto a livello globale, poiché si stima rappresenti il 15,8 % delle procedure estetiche realizzate nel mondo intero. Solo in Italia sono stati registrati nel 2019 circa 56.073 interventi per aumentare il seno, con un incremento della richiesta del 6,6% rispetto al 2018, il che conferisce a questo intervento -anche nel nostro Paese- la “medaglia d’oro” sul podio degli interventi più richiesti.
Al secondo posto, “medaglia d’argento”, c’è la blefaroplastica, che raggiunge il 12,9% del totale delle operazioni di Chirurgia Estetica in Italia. Questo resta l’intervento maggiormente richiesto dagli uomini, con dati in crescita negli ultimi mesi: fenomeno che potrebbe essere strettamente correlato alle nuove modalità di lavoro in smart working introdotte dall’emergenza sanitaria globale. Trascorrere parecchio tempo in videoconferenza aumenta, infatti, il desiderio di correggere quei difetti del viso che con altre modalità di interazione sarebbero meno percepiti.
Al terzo posto, “medaglia di bronzo” in questa particolare classifica, troviamo la liposuzione, anche se continua la decrescita di richieste che si registra già dal 2016, con oltre il 10% in meno di interventi di liposuzione per anno. Al quarto posto si posiziona la rinoplastica (l’intervento più richiesto nelle fasce di età più basse), con un incremento notevole (+33%), dopo un paio di anni di decrescita, seguita a ruota dai trattamenti di lipofilling del viso, con un +10%.
Si conferma costante a livello mondiale l’uso di apparecchiature biomedicali per trattare gli inestetismi non solo del volto, ma anche del corpo. Fra le pratiche di Medicina Estetica non invasiva maggiormente richieste (e da entrambi i sessi) spiccano i trattamenti per la rimozione definitiva dei peli superflui, seguiti dai trattamenti ablativi per il resurfacing della cute del viso, mirati a conferire una nuova “texture” alla pelle e ringiovanire volto, collo e decolleté. Senza dimenticare i peeling chimici, sempre molto in voga.
Il volto, dunque, resta ancora al centro dell’attenzione per quanto riguarda le pratiche di Medicina Estetica realizzate negli studi dei chirurghi plastici. La Tossina Botulinica e l’Acido Ialuronico, utilizzati per correggere i segni del tempo delle varie aree del viso, si confermano in assoluto tra le pratiche più ambite, sia a livello mondiale sia nel nostro Paese. Basti pensare che solo in Italia, nel 2019, si è registrato un incremento dell’utilizzo della Tossina Botulinica del 15%, e si è raggiunto un +21% per quanto concerne l’Acido Ialuronico.