QUICK LIFT: IL “LIFTING” CHE, DOPO GLI USA, STA DIVENTANDO UN TREND ANCHE IN EUROPA
di Maria Serena Patriarca
Avete mai sentito parlare di “Quick Lift”, ovvero il minilifting veloce di viso e collo? È uno dei nuovi trend che stanno arrivando anche in Europa e in Italia dagli Usa, e a New York questa pratica è già una realtà molto affermata fra professionisti, attori, manager, sia donne sia uomini. Questa tendenza innovativa della chirurgia estetica -nota anche come Lifting Dinamico- si svolge in anestesia locale con sedazione e risulta una tecnica chirurgica poco invasiva. L’obiettivo? Ridonare un profilo più giovanile al volume del volto (poiché con l’invecchiamento il turgore e la rotondità di zigomi e guance tendono ad affievolirsi notevolmente) e combattere in modo naturale il decadimento gravitazionario senile di viso e collo.
Oggi è possibile, riposizionare i profili e i volumi attraverso minitrazioni verticali, in piccoli tunnel del derma. Questo processo ostacola il naturale invecchiamento gravitazionario del collo e del viso, assicurando un aspetto più giovanile e naturale: il risultato finale si può definire “armonico”, dopo un intervento che rende praticamente insospettabile il ricorso al chirurgo estetico.
L’anestesia locale, inoltre, permette il contatto del chirurgo estetico con il paziente nel corso dell’intervento, e questo permette una valutazione dinamica in tempo reale al chirurgo, e anche una naturalezza finale mimica ed espressiva, non solo statica.
Il “quick lift” può essere fatto a qualsiasi età, fermo restando le controindicazioni generali di ogni intervento di chirurgia estetica, che il singolo medico dovrà approfondire ad hoc per ogni paziente.
Un altro motivo per cui tanti scelgono di ricorrere al lifting dinamico è che ha un costo molto più accessibile rispetto al lifting tradizionale in anestesia generale.
Per dare nuova vita e bellezza specificatamente al collo, inoltre, va molto di moda anche l’Intralifting del Collo, basato sulla radiofrequenza, ovvero sull’uso di onde elettromagnetiche che penetrando nel tessuto e generano calore. Il calore ottenuto all’interno dei tessuti viene utilizzato per lo “Skin-tightening” (che significa rassodamento cutaneo), nonché per la riduzione delle cicatrici post acneiche, per il miglioramento delle cicatrici ipertrofiche e dei cheloidi, così come per la riduzione del grasso sottocutaneo.
Per l’Intralifting si impiega una sonda di dimensioni millimetriche la quale -attraverso un foro di ingresso- viene posizionata e utilizzata a livello dei piani o dei tessuti più profondi, siano essi il derma, l’ipoderma, il grasso sottocutaneo o il muscolo. Si tratta di una metodica mini-invasiva, che garantisce risultati immediati e duraturi anche in una sola seduta, grazie alla possibilità di agire direttamente a livello del substrato “bersaglio”, utilizzando se necessario anche quantità maggiori di calore, ma sempre senza correr il rischio di danneggiare i tessuti circostanti. Si esegue in anestesia locale con dimissione entro un’ora; la cicatrice risulta nascosta e quindi invisibile.