CHIRURGIA ESTETICA: TREND IN CRESCITA A LIVELLO GLOBALE, ANCHE FRA LA GENERAZIONE SILVER.

CHIRURGIA ESTETICA: TREND IN CRESCITA A LIVELLO GLOBALE, ANCHE FRA LA GENERAZIONE SILVER.

di Maria Serena Patriarca

È il momento della chirurgia estetica: il trend di affidarsi al chirurgo estetico per viso e corpo è in crescita worldwide.

Uno spazio di mercato nuovo e promettente nello scenario internazionale è dato dalla cosiddetta Silver Generation, gli over 60 che hanno potere di spesa, più tempo libero a disposizione, e voglia di investire in wellbeing e nel proprio aspetto fisico, specialmente per combattere i segni del tempo. Ecco perché in questo caso il sogno dell’”antiage” è il nuovo Eldorado.

Negli Usa si ricorre sempre più spesso a ritocchi chirurgici: lo rivelano i dati dell’American Society of Plastic Surgeons, secondo cui quasi 18 milioni di persone (oltre 17,7 milioni) negli ultimi anni si sono sottoposte a procedure invasive e non invasive. Una cifra pari al 25% in più rispetto al 2017. Gli interventi più richiesti sono aumento del seno, liposuzione (+4 e +5% rispettivamente, sul 2017). In leggera diminuzione, invece, le procedure facciali.

E per l’Italia i dati cosa dicono? L’Italia è fra le prime 10 nazioni al mondo per trattamenti e interventi di Chirurgia Estetica. Secondo una ricerca EURISPES sulla chirurgia estetica, 17 donne italiane su 100 hanno modificato il loro corpo ricorrendo al bisturi; di queste, 2 su 100 lo hanno fatto più di una volta. E sono soprattutto le giovanissime fra i 18 e i 24 anni a cedere al “ritocchino”: più di una ragazza su cinque (21,4%). Sono le più giovani a chiedere interventi per modificare ciò che non le soddisfa. Quasi la metà delle donne che si sono sottoposte ad interventi l’hanno fatto prima dei 25 anni e più è alto il titolo di studio e prima hanno affrontato l’intervento. Sono soprattutto le italiane del Nord (Nord-Est 26,7% e Nord-Ovest 19,5%) a farlo (dati EURISPES – Bisturi e Bellezza).

Le donne del Sud rimangono – nel 95,2% -dei casi più fedeli al loro aspetto naturale. Ma quali sono le motivazioni profonde che inducono a rivolgersi alla chirurgia estetica? Nel target femminile 7 donne su 10 si sono presentate dal chirurgo perché insoddisfatte della loro immagine naturale: in particolare, il 40,4% ha spiegato di aver voluto “migliorare il proprio aspetto”, il 28,7% di aver sentito la necessità di “correggere un difetto”. Poco meno di 1 su 10 (9,6) ha confessato di aver voluto “ridurre i segni dell’età” e il 21,3% si è invece sottoposta ad un intervento in seguito a incidente o malattia.

In questo contesto – stando sempre alle statistiche EURISPES per Italia – 1 donna su 4 ha speso di più per la bellezza che per altro, investendo nella cura di sé, fra estetista (massaggi, trattamenti viso), parrucchiere, profumeria. A spendere di meno e a dover affrontare maggior difficoltà economiche sono invece le donne che lavorano con partita Iva: solo il 16% infatti si è concesso questo tipo di investimento, rispetto al 35,3% di chi ha un contratto a tempo determinato e al 34,3% delle donne che hanno un contratto di lavoro atipico.

Le signore over 65 della Silver Generation, anche in questo caso, costituiscono un target importante, perché desiderose di ringiovanire e disposte ad investire per la propria bellezza, affidandosi ai professionisti migliori nel campo della chirurgia e medicina estetica. Questo rientra nel trend più ampio della ricerca di benessere a 360 gradi, di cui fanno parte una corretta alimentazione e un sano stile di vita, un giusto allenamento quotidiano o settimanale (per lo più in palestra, o seguiti da un personal trainer) e l’attenzione a tutto ciò che rende più gradevole il lifestyle (attività culturali e sociali, letture, eventi, viaggi).