Chirurgia estetica: i trend per il 2022 e come la pandemia ha fatto evolvere i trattamenti. Intanto i millennials riscoprono il botox

Chirurgia estetica: i trend per il 2022 e come la pandemia ha fatto evolvere i trattamenti. Intanto i millennials riscoprono il botox

di Maria Serena Patriarca

Siamo un popolo di “Narcisi”. L’Italia si classifica al quinto posto nella classifica mondiale per numero di interventi di chirurgia estetica: il dato emerge dall’International Society of Aesthetic Plastic Surgery, l’associazione internazionale di chirurghi plastici estetici. Se è vero che con il dilagare del Covid le occasioni di incontri sociali, e di sfoggio del proprio look, sono drasticamente diminuite, è altrettanto vero che un cospicuo numero di persone ha scelto di sfruttare proprio il lockdown -e il relativo obbligo di indossare la mascherina- per approfittare di sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica, camuffandone gli effetti (soprattutto i primi giorni dopo il trattamento) proprio grazie alla mascherina.

Biglietto da visita per le nostre relazioni in società e per l’autostima, il viso e l’aspetto estetico del corpo, secondo uno studio del Financial Times, in Gran Bretagna sono stati così importanti nell’ultimo anno che le richieste di ritocchini da parte di donne e uomini si sono addirittura quintuplicate.

Questo trend del ricorso al tanto sospirato “ritocchino” (che per molti restava solo un sogno nel cassetto) è stato vincente anche fra gli Italiani poiché è stato possibile, in tanti casi, risparmiare su altri fronti (come viaggi, shopping, ristoranti) e investire maggiori risorse economiche per mettere fine a spiacevoli inestetismi di viso e corpo. Senza dimenticare che l’incremento dello smart working e delle videoconferenze di lavoro via webcam ha spinto professionisti e manager a diversi criteri di autovalutazione, per mostrare in video un aspetto maggiormente curato e giovanile.

Ma quali saranno le tendenze in fatto di chirurgia estetica per il 2022? A detta dell’American Society of Plastic Surgeons, la maggior parte delle persone interessate, sia donne sia uomini, punterà all’effetto “antiage”, rimodellando il corpo e riducendo rughe e segni dell’invecchiamento.

La notizia che spicca però riguarda il Botox: non sono solo gli over 40 o 50, infatti, a sottoporsi ad iniezioni di botox per dare nuova vita al proprio viso segnato dalle rughe e dai segni del tempo. A sorpresa, sono sempre di più i millennials che preferiscono puntare già in giovane età sulla prevenzione dei processi di invecchiamento, e che di conseguenza si scatenano nella corsa ai filler riempitivi per le labbra, per esempio.

Per il target femminile, il trend dell’aumento del seno rimane in molte nazioni del mondo il motivo più comune per cui ci si rivolge al chirurgo plastico. Oltre alla mastoplastica additiva con protesi, per aumentare la pienezza del seno, si registra un incremento di azioni mirate per il Lipofilling del Seno, procedura di trasferimento di piccole quantità di grasso da una zona del corpo (che può essere l’addome, o una coscia) al seno. Questa metodica dà risultati più naturali e riduce i rischi di rigetto e complicanze.

E la Liposuzione? Richiesta dalle donne ma anche dagli uomini, continua ad essere una tecnica molto in voga per porre fine ad inestetismi in varie aree del corpo: dall’addome fino al mento, dalle cosce fino ai glutei.

Per quanto riguarda la rinoplastica, nella sua forma tradizionale fa sempre la parte del leone, ma si registra un incremento delle richieste di rinoplastica non chirurgica, ovvero il Rinofiller, procedimento che dà risultati molto validi anche se non permanenti nel tempo.

Minimo comune denominatore di questo scenario è un assunto di fondo: l’interessante è che i trattamenti siano il meno invasivi possibile e non stravolgano il nostro aspetto.

Maria Serena Patriarca