Dormire bene aiuta a mantenere più giovane la pelle del viso: lo dimostrano i più recenti studi scientifici americani

Dormire bene aiuta a mantenere più giovane la pelle del viso: lo dimostrano i più recenti studi scientifici americani

di Maria Serena Patriarca

 

L’insonnia, il grande “nemico” di molti di noi, specialmente dall’insorgere della pandemia Covid in poi, complici gli stati d’ansia acuiti dall’emergenza sanitaria e dal distanziamento sociale. Uno studio della prestigiosa piattaforma scientifico-medica statunitense Healthline ha messo in evidenza il pericoloso legame che si instaura fra sonno disturbato e/o interrotto e invecchiamento cutaneo, specialmente per quel che riguarda i segni del tempo sul nostro viso.

Dormire fa bene e il sonno ristoratore è uno dei pilastri della bellezza, poiché procura giovamento non soltanto all’umore, ma anche alla nostra epidermide. Gli effetti dell’insonnia, specialmente se prolungata nel tempo, possono infatti essere davvero evidenti, intensificando rughe, occhiaie e opacità nel volto.

Durante il riposo notturno la pelle (specialmente nel suo strato più esterno, ovvero l’epidermide) ha il tempo di rigenerarsi, svolgendo un’azione riparatrice che raggiunge il picco -in linea di massima- tra le ore 3 e le 4 del mattino. La notte, soprattutto nella pelle del viso che è lo specchio del nostro benessere generale, si attivano meccanismi biologici diversi da quelli che si attuano durante la giornata. Lo smog e le attività quotidiane, dal lavoro a certi sport particolarmente “sfidanti”, dallo studio alle ore passate al volante nel traffico, sottopongono in realtà la pelle ad uno stress continuo, causa di disidratazione, in primis, ma anche di minore produzione di sebo e dilatazione capillare.

Se il sonno è alterato l’organismo produce meno antiossidanti e, man mano che le ore di riposo diminuiscono, si indebolisce la capacità delle cellule di rigenerarsi. Ecco spiegato perché, come evidenzia la ricerca di Healthline, le rughe si accentuano maggiormente e quando ci svegliamo e ci guardiamo allo specchio i segni dell’età appaiono visibili sul volto. Di conseguenza, l’incarnato diventa spento, accentuato da occhi poco limpidi e a volte arrossati.

Come correre ai ripari per riconquistare una pelle radiosa, idratata e levigata? Sicuramente un consulto con il chirurgo estetico di fiducia potrà essere un valido aiuto per individuare i trattamenti più opportuni alle vostre personali esigenze, tenendo conto che è fondamentale dormire almeno 7 ore a notte, con una temperatura compresa tra i 18 e i 20 gradi, e scegliere sempre i prodotti idonei da applicare sul viso prima di dormire: i migliori sono quelli ricchi di vitamina E e C, acido ialuronico o retinolo, in grado di dare il giusto vigore all’azione autoriparatrice dell’epidermide.

Infine non dimentichiamo che -durante il riposo notturno- il corpo lavora per noi, producendo melatonina, l’ormone del sonno. La melatonina agisce su tutto il corpo e in particolare sulla nostra pelle, favorendo l’idratazione dell’epidermide e combattendo l’azione dei radicali liberi. Il sonno si trasforma dunque in una sorta di trattamento di bellezza antiage, che possiamo agevolare ricordando di consumare un pasto serale leggero (privilegiando verdure cotte, pesce o cereali integrali) da consumare almeno tre ore prima di andare a letto, e anche praticando qualche minuto di ginnastica dolce e stretching by night. In questo caso è meglio abbinare i movimenti e la respirazione, lenta e profonda, ad un sottofondo di musica classica, in una camera tranquilla, a luci soffuse (ottime la lampada di sale o le candele aromatizzate al sandalo), la sera prima di andare a letto. Dopo il breve allenamento distensivo della sera, concedetevi un momento di “coccole” sorseggiando un infuso a base di lavanda, camomilla, biancospino o melissa, erbe dal potere rilassante, digestivo e lenitivo.